Commentari sui Racconti di Belzebù di Gurdjieff

I commentari di A. R. Orage sui Racconti di Belzeb?a suo nipote sono una parte essenziale della letteratura sulla Quarta Via. Dimostrano un modo di avvicinarsi e comprendere un'opera che Orage considerava essere letteratura del genere pi?elevato. Poich?la maggior parte di noi non ha esperienza nel leggere e comprendere questa forma di letteratura, i commentari di Orage sono di inestimabile aiuto. Qui possiamo trovare suggerimenti su dove cercare le chiavi per la comprensione di Belzeb?/i> che, come disse una volta Gurdjieff, sono tutte nel libro, ma non vicino alle loro serrature. Seguendo questi suggerimenti noi possiamo evitare l'errore di cercare le chiavi, come il Mullah Nasruddin, solo in luoghi dove c'?"pi?luce". Orage vide, nella difficolt?prevista di lettura del Belzeb? non uno sporco trucco per confondere e sminuire il lettore, ma una misura consapevole per scioccare l'intelletto e suscitare l'emozione, in modo che la percezione sia sufficientemente espansa per assimilare un pensiero o un'idea. Gurdjieff comprese perfettamente l'inadeguatezza della formulazione diretta. Orage, quindi, nei suoi commenti cerca di illuminare il Belzeb?da diverse angolazioni, in modo che possiamo avvicinarci ad esso, non come un piano ma come uno spazio multidimensionale. Una bella illustrazione di ci?pu?essere vista nel film "Contact" con Jodie Foster, dove un messaggio dagli esseri extraterrestri nello spazio viene decifrato dai destinatari umani solo dopo aver aggiunto una dimensione alle loro prove. Quando Orage and?da Gurdjieff nel suo Chateau du Prieur?/i> nel 1922, per trovare Dio, come disse, lui stesso viveva gi?con l'aureola di un uomo saggio. Tuttavia, Gurdjieff non mostr?alcun riguardo a questo, e Orage dovette sopportare un duro allenamento del corpo, delle emozioni e dell'intelletto. All'inizio del 1924, Orage fu inviato a New York come emissario di Gurdjieff per l'America. Quell'estate, Gurdjieff sub?un incidente automobilistico che quasi gli cost?la vita e, di conseguenza, le sue finanze e la sua situazione sociale diventarono drastici. Durante la sua guarigione, Gurdjieff si mise a riflettere sulla sua situazione e si rese conto che la diffusione del suo messaggio non era pi?possibile nei modi che aveva pianificato, quindi decise di racchiudere tutto il suo corpo delle sue idee in una serie di libri, il primo dei quali intitol?I racconti di Belzeb?a suo nipote. Negli anni successivi, Orage tradusse un capitolo dopo l'altro in un inglese articolato. Trascorrendo diverse settimane o mesi di ciascuno anno al Ch漮eau du Prieur? Orage ebbe l'opportunit?di discutere intensamente il libro con Gurdjieff. Spesso parlarono durante tutta la notte. Orage era sempre desideroso di saperne di pi?sui segreti che Gurdjieff aveva presumibilmente nascosto nel suo libro. Gurdjieff si divertiva in compagnia di Orage e amava la sua congeniale capacit?di trovare le formulazioni inglesi corrette per esprimere esattamente ci?che intendeva. Non ?esagerato dire che nessuno degli altri allievi di Gurdjieff fu cos?profondamente coinvolto nella creazione del Belzeb?e vicino allo spirito dell'autore come Orage. Tornato a New York, Orage utilizzava ogni nuovo capitolo del Belzeb?come materiale didattico per i suoi gruppi, provocando magistralmente intuizioni e domande dei suoi allievi. Per lui, il libro era uno strumento per acquisire una prospettiva imparziale della propria vita, che ?un sine qua non per tutti gli ulteriori passi nell'evoluzione personale. Gli splendidi commenti di Orage al Belzeb?probabilmente non sarebbero mai esistiti, sa se i suoi allievi di New York, in particolare Lawrence Morris e Sherman Manchester, non avessero preso appunti. Una piccola porzione di queste note sono state modificate e pubblicate da C. S. Nott. Il volume presente ?invece completo e integrale.