L'obbligo di risarcire i consumatori per la perdita di tempo utile

Il tempo ?una risorsa non rinnovabile la cui caratteristica principale ?il suo dinamismo. A differenza di altre risorse che possono essere recuperate, il tempo non ?retroattivo, n?pu?essere misurato con precisione dal punto di vista finanziario. L'aspettativa del consumatore in questa nuova era tecnologica ?di non perdere tempo. D'altra parte, l'aspettativa delle aziende, spesso in un rapporto di consumo di massa, ?che i loro dipendenti non perdano tempo, che il servizio sia il pi?breve possibile e non necessariamente il pi?efficace. In questo rapporto, il tempo del consumatore ?un bene che le aziende considerano gratuito, perch?non costa loro nulla. Un esempio ?la perdita di tempo nella coda di una banca. Dal punto di vista della banca, il tempo del dipendente viene pagato, ma il tempo trascorso dal cliente in coda ?gratuito per l'istituto. Inoltre, poich?il tempo ?disattento alle dinamiche sociali, spetta alla legge, attraverso la contrapposizione della responsabilit?civile del fornitore, riparare all'ingiusto vilipendio del tempo del consumatore.